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Cos'è il vampiro -
e
come ucciderlo
Ci
sono molte credenze sbagliate e varie superstizioni comuni sui vampiri.
Avendoli divisi in razze già in un precedente articolo, dobbiamo qui
fare delle precisazioni.
Cosa è il vampiro?
Un vampiro come già detto è un non morto.
Quindi come si può uccidere un vampiro se è già morto?
Dalle leggende ci vengono trasmessi alcuni metodi efficaci e altri assolutamente
assurdi. cercherò di analizzarli con studi fatti da alcuni scrittori
e filosofi.
Partiamo col dire che il vampirismo è una malattia. Molto comune nei
secoli scorsi, la comune anemia, o il sangue blu. Ecco svelato il mistero su
perchè i vampiri sono sempre aristocratici o uomini nobili. In antichità tra
le famiglie nobili come tutti ben sanno vi erano matrimoni d'interesse che
avvenivano nel 99% dei casi tra ragazzi di nobili natali.
A lungo andare questa pratica è diventata molto dannosa, in quanto non
vi è mescolanza di sangue, i geni risultano essere sempre gli stessi,
e peggio se i matrimoni avvenivano tra parenti. Soprattutto tra cugini molto
stretti.
Uno studio abbastanza recente, circa venti anni fa, condotto su popolazioni
isolate ha evidenziato questa malattia genetica che non porta una concavità nei
globuli rossi con la conseguente perdita di superficie concava in grado di
catturare ossigeno molecolare. Si è anche visto che i globuli rossi
avevano una vita molto più breve rispetto a quelli di individui sani.
Questa malattia oggi è chiamata comunemente anemia mediterranea. Da
questo il detto di sangue blu che dipinge un individuo nobile, da questo la
credenza che i vampiri bevano il sangue.
Da questo studio si può evincere che il sangue bevuto non serve assolutamente
al vampiro, in quanto non entra in circolo, ma viene assorbito solo dall'apparato
digerente.
Quindi per essere utilizzato questo sangue dovrebbe entrare sotto forma di
iniezione direttamente nel circolo sanguigno. Come le comuni trasfusioni di
sangue, che come ben sappiamo devono essere fatte solo tra individui che hanno
gruppi sanguigni uguali.
Una bellissima ipotesi è stata fatta dal famoso scrittore statunitense
Richard Matheson, nel suo popolarissimo libro “Io sono leggenda”.
Anche secondo lui il vampirismo è una malattia, ma ben più fantasiosa
della attuale teoria.
Per i fans di King, o per coloro che sono interessati all'argomento, consiglio
di acquistarlo, il libro è piacevolissimo. E poi è diventato
anche famoso grazie al film “28 giorni dopo”, (consiglio di guardare anche
il film, molto affascinate e angoscioso allo stesso tempo).
Bene, ora passiamo ad una stupida credenza, quella secondo cui i vampiri odino
l'aglio o ne siano allergici.
Beh questa divertente credenza (che oggi è molto diffusa tra la gente),
ha origini popolari, in quanto la gente incolta, formata per lo più da
contadini, credeva di poter fermare i vampiri con i mezzi a loro disposizione,
con erbe facili da trovare nei loro raccolti. In principio, in alcuni testi,
si può persino trovare la cipolla al posto dell'aglio, ma ciò non
c'entra nulla, in quanto gli estratti naturali, o essenze primarie dell'agli,o
causano al massimo nausea e conati di vomito, ma anche nella gente comune,
non solo nei vampiri.
Altra credenza è che i vampiri non possano specchiarsi. Beh questa credenza
ha un'origine filosofica, in quanto i vampiri essendo dannati dal Signore non
hanno un’anima, e nel diciannovesimo secolo era credenza che gli specchi imprigionassero
l'anima, cioè che l'anima si mostrasse nello specchio. I vampiri invece
possono specchiarsi, ma si vedrebbero cadaveri in putrefazione, ovvero come
sono diventati dopo tutto il tempo trascorso nella loro non-vita.
Infatti, per i non morti, gli anni passano lo stesso, ma molto più lentamente
rispetto al tempo considerato da noi essere mortali.
Un’altra credenza filosofica è che i vampiri siano soggetti a non attraversare
l'acqua corrente, ma possono benissimo passare su pozze d'acqua stagnante,
questo poichè l'acqua corrente nel medioevo era sinonimo dello scorrere
della vita, l'acqua corrente è vita, è ricambio di cose, è un
pantarei.
Una doppia spiegazione possiamo avere per quanto riguarda la teoria della luce
solare, forse anche più di due spiegazioni.
La prima, quella più semplicistica, è dovuta al fatto che la
figura del vampiro vada di pari passo con la figura del pipistrello, del predatore
notturno per antonomasia. Il vampiro quindi deve cacciare solo di notte.
La seconda spiegazione potrebbe essere scientifica, in quanto esiste una malattia
chiamata porfiria: malattia congenita che si manifesta nell’infanzia
e permane anche nell’età adulta, con eruzioni cutanee bollose sulle
regioni esposte alla luce del sole ed è spesso associata a varie lesioni
distrofiche. Grazie ad alcuni studi moderni però essa non può essere
associata alla ben nota anemia poiché col sangue non c’entra nulla. È stato
scoperto, infatti, che è dovuta ad un’alterazione nel metabolismo dei
derivati pirrolici e producono delle tossine chiamate porfirine. (testi consultati
per la spiegazione medica della porfiria: “Enciclopedia universale Rizzoli
Larousse”, “Grande enciclopedia medica Curcio”).
L’altra spiegazione invece è di stampo filosofico/religioso. Infatti,
fin dall’antichità col mito greco della caverna, Dio era rappresentato
dal sole, per gli antichi egizi tutto girava intorno al sole ed il sole era
simbolo del dio supremo Amon-Rah. Poi con la religiosità forse troppo
semplicistica del medioevo, il sole rappresentava anche la resurrezione e,
poiché i vampiri dannati da Dio non hanno trovato pace nella morte,
hanno paura del sole e preferiscono girare di notte.
Già, ma perché sono dannati da Dio?
Ci sono svariate ipotesi. La prima dice che il primo vampiro sia Caino, ipotesi
riconosciuta da tutti gli amanti del genere. Caino per i suoi atti criminosi
nei confronti del fratello è stato bandito da Dio e per questo deve
girare per l’eternità in uno stadio tra la vita e la morte, in uno stato
di non-vita.
Un’altra ipotesi (molto bella) è che il primo vampiro sia stato Giuda
Iscariota, che per aver tradito Gesù è stato condannato anche
lui.
Ed è per questa ipotesi che si sono aperte tante spiegazioni del tipo:
-
solo un paletto di frassino o di biancospino può uccidere i
vampiri, poiché era il materiale usato per la croce dove venne
crocifisso Gesù
- i vampiri possono essere uccisi dall’argento, poiché Giuda fu corrotto
appunto da denari d’argento
- l’unico modo per uccidere un vampiro è con l’impiccagione, poiché questa
era la pena all’epoca di Ponzio Pilato per i traditori e per le spie
Vorrei
ancora farvi riflettere sull’ipotesi religiosa. Teniamo ben presente
che la figura del vampiro acquista il suo massimo apogeo durante il
medioevo, dove la gente aveva bisogno della fede, di credere in qualcosa,
e dove l’unica religione riconosciuta era quella cristiana. Quindi,
per questo, i vampiri hanno paura della croce, poiché è il
simbolo cristiano per eccellenza, poiché è simbolo di
sofferenza. Ma oggi? Se ci trovassimo di fronte ad un vampiro ateo,
buddista o musulmano, avrebbe paura della croce? Di Dio? Ecco che si
fanno avanti numerose ipotesi, ed ecco che si manifesta l’inutilità delle
armi bianche e della spada, poiché la spada che intendiamo di
solito è quella che è stata creata nelle crociate, la
lama che con l’impugnatura ha la forma di una croce.
L’unico modo di uccidere un vampiro è tagliargli la testa con diversi
tipi di armi: il gladio romano, la scimitarra islamica e la katana poiché queste
armi non hanno alcunchè di religioso. In film quali Blade I e Blade
II possiamo ammirare, infatti, il “diurno” che utilizza una katana e non una
spada tradizionale. Il materiale di cui è fatta non è solo semplice
acciaio ma anche una speciale lega di titanio (non si sa in che misura, poiché i
maestri di spada giapponesi l’hanno sempre tenuto nascosto all’occidente).
Prima avevo accennato al fatto che bisogna tagliargli la testa, infatti nella
testa rimangono gli ultimi tessuti ancora vivi dopo la morte, la minuscola
quantità di elettricità contenuta nella guaina dei neuroni, manterrebbe
ancora in vita piccole zone del cervello, quelle zone adibite alle funzioni
vitali!!!! Il cuore c’entra poco. È solo una inesattezza.
Un’altra cosa fondamentale. Secondo alcune teorie è solo un Dampyr che
può uccidere un vampiro. Un Dampyr è un essere partorito da una
donna mortale incinta morsa da un vampiro, oppure un figlio tra un vampiro
ed una madre mortale (almeno cosi vuole la leggenda). Il Dampyr ha molte caratteristiche
del vampiro, in quanto ne ha la stessa forza e agilità. Riesce ad individuare
i vampiri dall’odore, e riesce a sopportare la luce del sole e quella ultravioletta.
Come avete potuto leggere da queste osservazioni, non mie personali ma che
ho imparato da libri e saggi, il vampiro è un esser sfortunato, molto
malato e delicato. Non è assolutamente un essere forte e saggio che
addenta i colli delle fanciulle.
Un vampiro, per i nostri antenati, era un malato di porfiria o di anemia, era
un diverso e come ben si sa l’uomo ha sempre avuto paura di tutto quello che
era strano, che non poteva capire (un po’ come le streghe) e in ogni epoca
ha sempre tentato di distruggerlo. Oggi, che queste disfunzioni o misteri ci
sono stati svelati dalla medicina, non si dovrebbe più temere dei vampiri.
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P.S.: credo di aver spiegato tutto in un modo non molto stancante
per i lettori di Micene. Naturalmente io non sono uno scrittore, o un saggio,
o un filosofo, ma solo un appassionato, e forse persino meno di altri. Ma avevo
voglia di scrivere queste cose e, naturalmente, mi aspetto molti contatti,
sia per complimenti (molto pochi eh eh eh), ma anche per qualche discussione
su questo e altri temi da me trattati. Aspetto vostre notizie!
Gennaio
2004
Domenico
Cosentino
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