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Associazione Culturale Micene
           

 

 
 
 
 

 

   

Le missioni spaziali:

Lancio di satelliti
Traiettorie di missione
Parametri orbitali
Sonde interplanetarie

presentato al

2° Corso di Astrofisica

Liceo Scientifico Tecnologico
Istituto Tecnico Industriale
“ S. Mottura”

7 gennaio 2005

Coordinamento del prof. Michele Fiorino

   
   


Inizialmente si è introdotta la legge di gravitazione universale e si è visto come con essa può essere definita l'energia potenziale di un corpo immerso in un campo gravitazionale.

Analogamente si è aggiunta la definizione di energia cinetica associata ad un corpo in movimento e, con le due definizioni, si è ricavata l'energia totale specifica associata ad un corpo in movimento immerso in un campo gravitazionale: da questo approccio energetico dipartono tutte le considerazioni effettutate per la caratterizzazione delle coniche, ovvero le traiettorie che ogni corpo segue quando si trovi a viaggiare nello spazio.

   

Dopo aver introdotto i parametri orbitali geometrici ed energetici che caratterizzano le coniche, si sono ricavate alcune velocità notevoli (velocità cosmiche) cui un corpo deve essere dotato per viaggiare su coniche di vario tipo, attorno alla Terra e oltre.

   

Soffermandosi sullo spazio prossimo alla Terra, sono state descritte le coordinate che si usano per individuare e seguire un qualsiasi oggetto orbitante attorno alla Terra (parametri orbitali classici).

   

Successivamente sono state descritte le principali finestre di lancio geografiche che le principali basi di lancio adottano per mettere in orbita i satelliti artificiali:

- Kennedy Space Center, Cape Canaveral, Florida

- Vandenberg, California

- Baykonur, Kazakhstan

- Kourou, Guyana Francese

(- S.Marco, Kenia)

   

Si sono descritti i principali tipi di orbite con cui vengono lanciati i satelliti, associando per ognuno esempi reali di carichi utili viaggianti su queste "autostrade preferenziali":

- Orbite Geostazionarie

- Orbite Geosincrone

- Orbite Eliosincrone

- Orbite Molniya

   

Sono state descritte le principali perturbazioni che possono influenzare l'orbita degli oggetti attorno alla Terra:

- il problema dei tre corpi

- la resistenza atmosferica

- le terre emerse

- le fasce di Van Allen

   

Successivamente alla messa in orbita di un oggetto, esso può essere manovrato in modo da cambiare traiettoria: ecco quindi la descrizione delle manovre orbitali elementari (bang-bang) e la sensibilità all'errore quando si sbagli ad inserire il satellite su orbite con velocità differenti da quelle ideali:

- trasferta di Hohmann

- rotazione dell'orbita

- randez vous

- cambiamento dell'inclinazione del piano orbitale

   
A questo punto si è parlato della densità di oggetti presenti in orbita attorno alla Terra e in particolare dello "space debris" ovvero della spazzatura spaziale, cioè tutti quegli oggetti che, compiuta la loro missione, funzionanti o meno, popolano lo spazio prossimo alla Terra lasciati in balia della mecanica celeste, analizzandone origine, conseguenze e indice di pericolosità.
   
Per ultimo si è trattato il tema delle missioni interplanetarie accennando come si affronta il problema dei tre corpi all'interno del Sistema Solare, descrivendo le manovre orbitali peculiari di questo tipo di missioni (Fly by), commentando infine le fasi salienti delle traiettorie eseguite dalle missioni Apollo e della missione Cassini-Huygens.
 
Per ulteriori informazioni contattate direttamente l'autore, Christian Maria Firrone

 

 

   
     

 

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